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IMU prima casa: la Cassazione cambia tutto!

Affrontiamo un tema di grande interesse per molti contribuenti: l’esenzione IMU per l’abitazione principale nel caso in cui i coniugi risiedano in Comuni diversi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito importanti chiarimenti in merito.

Parliamo dell’ordinanza n. 4292 depositata il 19 febbraio 2025, con la quale la Suprema Corte ha accolto il ricorso di una contribuente contro il Comune di Viareggio. La questione riguardava l’esenzione IMU sull’abitazione principale, nonostante il coniuge risiedesse in un altro Comune.

La Corte di Cassazione, richiamando la sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale, ha stabilito che ai fini dell’esenzione IMU per l’abitazione principale è sufficiente che il possessore dell’immobile vi abbia la residenza anagrafica e la dimora abituale, senza che sia necessario che vi risiedano e dimorino anche gli altri componenti del nucleo familiare.

Questo principio rappresenta un superamento delle precedenti interpretazioni restrittive, che richiedevano la coincidenza della residenza anagrafica e della dimora abituale per entrambi i coniugi nello stesso immobile per poter beneficiare dell’esenzione IMU.

In pratica, se uno dei coniugi ha la residenza anagrafica e la dimora abituale in un immobile di sua proprietà, può beneficiare dell’esenzione IMU su tale immobile, anche se l’altro coniuge risiede in un altro Comune per motivi personali o lavorativi.

È importante sottolineare che questa interpretazione tutela i contribuenti che, per ragioni personali o lavorative, hanno residenze separate all’interno del nucleo familiare, evitando che vengano penalizzati con l’applicazione dell’IMU sull’abitazione principale.

In caso di contestazioni da parte del Comune sull’esenzione IMU, basate sulla residenza del coniuge in altro Comune, è possibile richiamare questa giurisprudenza per ottenere l’annullamento degli avvisi di accertamento.

In conclusione, la recente ordinanza della Corte di Cassazione conferma che l’esenzione IMU per l’abitazione principale spetta anche se solo uno dei coniugi risiede e dimora abitualmente nell’immobile, superando le precedenti interpretazioni restrittive.

Un dovuto ringraziamento va fatto all’avvocato Francesco Frigieri, nostro amico e collaboratore, senza il quale la realizzazione di questo contenuto non sarebbe stata possibile.

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