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Elargizioni: Donazioni o Adempimenti?

Oggi affronteremo un argomento legale molto interessante: le elargizioni tra genitore e figlio convivente e la loro natura in termini di donazione.

Recentemente, l’Ordinanza della Corte di Cassazione n.18814 ha esaminato la natura delle elargizioni di una madre nei confronti della figlia con cui conviveva. La domanda chiave è: queste elargizioni sono da considerarsi come donazioni o come adempimenti di obbligazioni derivanti dalla vita in comune?

Le elargizioni fatte in contesto di convivenza hanno una particolarità. Se un genitore, durante la convivenza, fa delle donazioni al figlio, queste non sono automaticamente soggette a collazione o riduzione per proteggere la quota dei legittimari. Tuttavia, c’è una condizione: queste donazioni devono essere fatte come adempimento delle obbligazioni derivanti dalla convivenza stessa e non per mera liberalità.

D’altra parte, quando parliamo di donazioni di modico valore fatte al di fuori del contesto di convivenza, la situazione cambia. Queste donazioni sono soggette a collazione. La Corte ha sottolineato che, nel caso di molteplici donazioni di somme di denaro fatte da un genitore a un figlio, bisogna analizzare se queste elargizioni erano giustificate dalle obbligazioni della convivenza e dal legame parentale o se erano fatte per pura generosità.

Pertanto, è fondamentale accertare che ogni donazione sia stata fatta esclusivamente per spirito di liberalità. Questo argomento è molto delicato e ha implicazioni sia legali che finanziarie.

Un dovuto ringraziamento va fatto all’avvocato Francesco Frigieri, nostro amico e collaboratore, senza il quale la realizzazione di questo contenuto non sarebbe stata possibile.

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