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Legato Sì, Legato No….Qualche dubbio?

Oggi parleremo del trattamento fiscale del legato di genere nelle successioni ed eredità.

Esploreremo le recenti chiarificazioni fornite dall’Agenzia delle entrate riguardo al legato di genere nelle successioni. Analizzeremo come viene trattato fiscalmente e le implicazioni per eredi e legatari.

Cominciamo con una breve introduzione sul legato di genere. L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 19 del 6 luglio 2023, ha fornito importanti chiarimenti. Ha specificato che, in sede di liquidazione dell’imposta di successione, il valore del legato di genere, come quello del legato di specie, va dedotto dal valore dell’eredità o delle quote ereditarie.

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Abbiamo visto come l’Agenzia delle entrate ha affrontato la questione del legato di genere. Ma quali sono le ragioni dietro questa decisione? Scopriamolo nel prossimo argomento.

L’Agenzia delle entrate ha sottolineato che la precedente impostazione fiscale comportava una doppia tassazione del legato di genere, sia in capo all’erede sia al legatario. Questo non era in linea con i principi di “giusta imposizione”. La Cassazione, con diverse ordinanze, ha chiarito che il legato di genere deve essere escluso dal valore dell’eredità o delle quote ereditarie, proprio come le altre tipologie di legato.

Concludendo, l’Agenzia delle entrate ha stabilito che, nonostante la distinzione civilistica tra legato di genere e legato di specie, entrambi devono essere dedotti dal valore dell’eredità o delle quote ereditarie quando si liquida l’imposta di successione.

Un dovuto ringraziamento va fatto alla Dott.ssa Valentina Guarise, collaboratrice del sito We Whealt, senza la quale la realizzazione di questo contenuto non sarebbe stata possibile.

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