Il capitale umano è un valore di cui bisogna prendersi cura per il bene reciproco e in cui si deve investire per uno sviluppo sostenibile, nell’impegno di ridurre le diseguaglianze e per offrire un futuro alle nuove generazioni.
Si è spesso sentito parlare di capitale umano, un concetto che viene declinato in diverse definizioni. Per questo, vogliamo dedicare due puntate a questo tema iniziando con questo primo approfondimento e, sono sicuro, non ti perderai il secondo che verrà pubblicato fra qualche giorno. Continua a seguirci!
Ma entriamo subito nel vivo e, al fine di avere un parametro di riferimento, abbiamo deciso di utilizzare la definizione dell’OCSE che descrive il capitale umano come «le conoscenze, le abilità, le competenze e gli altri attributi degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale ed economico».
Si tratta, quindi, di un “capitale” che viene acquisito e accumulato durante gli anni, soprattutto nella prima parte dell’esistenza, grazie ai rapporti che si creano con il mondo esterno che circonda l’individuo. Lo si accresce con l’istruzione, il lavoro, la formazione e le relazioni sociali, comprese quelle che si creano all’interno della famiglia.
È un processo che ha un costo, sia economico, sia sociale, che viene sostenuto dai singoli individui e dalla comunità nel suo complesso nello sforzo di migliorare le condizioni di vita. Le competenze acquisite sono infatti frutto, ad esempio, di un processo di formazione scolastica o di esperienze lavorative attraverso le quali il singolo aumenta le proprie capacità e conoscenza.
Come si può misurare il capitale umano?
L’Istat ha pubblicato nel 2014 il rapporto “Il valore monetario dello stock di capitale umano in Italia” approfondendo gli anni che abbracciano il periodo 1998-2008. Lo studio mette per la prima volta a disposizione informazioni sperimentali circa il valore monetario attribuibile allo stock del capitale umano nazionale. Secondo lo studio, in Italia, il capitale umano di ciascun cittadino arriva a un valore che si aggira intorno ai 342mila euro. Tale valore viene calcolato prendendo in analisi diversi fattori, come la tipologia di lavoro svolta dall’individuo e le sue prospettive di carriera, unitamente alle sue aspettative di vita. Che cosa significa valorizzare il capitale umano?
Significa investire nella formazione dei singoli individui e, di conseguenza, soprattutto nella scuola, ma anche durante la vita lavorativa. In altre parole, si tratta di investire nella persona. Una nazione ricca è quella che investe nell’educazione dei suoi cittadini, perché sono il motore della crescita futura e coloro che sono chiamati a darle un’impronta.
Ma il capitale umano è anche un patrimonio dell’impresa e per tale motivo bisogna che quest’ultima sia incline a “curare la formazione professionale e tecnica dei propri dipendenti; così come disperdere, sprecare un rilevante capitale umano corrisponde a una utilizzazione solo parziale, malaccorta o improduttiva delle conoscenze e competenze dei propri collaboratori.
In questo senso, il capitale umano si riferisce anche all’insieme di quelle capacità e abilità che consentono l’ottenimento di un reddito da parte dell’individuo che le possiede” così come citato dall’autorevole fonte Treccani.
Capitale umano e sviluppo sostenibile: cosa lega questi due temi?
Il tema del capitale umano è presente anche nell’Agenda 2030, che abbiamo già trattata in precedenza… ti sei perso il video? Qui in alto trovi i riferimenti!! – negli articoli 4 e 8, che recitano rispettivamente “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti” e “incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”.
Inoltre, parlando di sostenibilità, non può sfuggire quanto sia determinante investire nel capitale umano per contrastare le crescenti diseguaglianze economiche, migliorando la qualità dei servizi pubblici e allocando risorse all’istruzione e alla ricerca e sviluppo.
Si tratta di un passaggio imprescindibile perché è fondamentale che “il paese possa contare su un capitale umano adeguato alle ambizioni del prossimo futuro sul rilancio economico e sul contrasto ai cambiamenti climatici, coinvolgendo quindi su questi temi la maggioranza della popolazione, anche attraverso programmi mirati di informazione ed educazione finanziaria”.
Si è spesso parlato di ESG in questi mesi e di come siano diventati una priorità per le aziende, per i decisori politici, per i governi e le istituzioni internazionali. Perseguire questi principi sta diventando una pratica sempre più diffusa, con la finalità di esercitare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società e, allo stesso tempo, migliorare i risultati in termini di business performance, grazie alla mitigazione dei rischi. Il capitale umano è l’elemento che unisce i tre fattori legati all’ambiente, alla società e alla buona governance e non ci può essere sviluppo sostenibile se non c’è attenzione nei suoi confronti.
Ed è proprio su questi argomenti che dovreste confrontarvi con noi od il vostro consulente finanziario, che vi accompagnerà nell’identificare quali sono le opportunità che si possono cogliere in materia di investimenti, perché anche voi, con le vostre scelte possiate essere artefici di un cambiamento.