Skip to content Skip to footer

Tassi, Dazi e Tempeste: Il Giro di Boa del 2025

Questo è il nostro ultimo contenuto prima di una breve pausa estiva, quindi condividiamo con voi una riflessione strutturata sui principali eventi dei mercati nel primo semestre 2025, e vi salutiamo con energia: ci rivediamo a settembre con nuovi contenuti e idee!

Dopo un inizio d’anno molto positivo in generale per i mercati globali, già a marzo, esplode una guerra commerciale tra USA da un lato e Canada‑Messico dall’altro: il 4 marzo del 2025, entra in vigore un pesante 25 % di dazi su beni importati dal Nord America, ad eccezione dell’energia. Questa misura, confermata da Reuters, Bloomberg e testate globali, ha generato pressioni al ribasso sui mercati azionari globali. Il dollaro ha iniziato a rafforzarsi – in quanto valuta rifugio – e i settori manifatturieri nordamericani hanno subito un’ondata di volatilità, con interruzioni nelle catene di approvvigionamento e costi crescenti per i clienti.

Passiamo ad aprile: il 2 aprile 2025, il presidente Trump annuncia i cosiddetti “Liberation Day tariffs”. In pratica, dazi generalizzati su moltissimi beni importati, non solo dal Nord America, ma su scala globale. La reazione del mercato? Vendite massive: in due soli giorni, il Dow Jones scende di 4.000 punti, mentre Nasdaq e S&P500 perdono tra il 4 e il 6 %. Questo picco di stress è stato catturato in questi giorni di volatilità estrema, dove anche i mercati europei e asiatici hanno risentito dell’onda d’urto, con crolli e stop‑loss frequenti.

Lo shock prosegue il 3 e 4 aprile, nel cosiddetto crollo “Liberation Day”: un crash globale che conferma come i mercati odino il protezionismo. Indici azionari in calo fino al –6 % in pochi giorni, mentre valute e mercati emergenti registrano tensioni acute. È stata una dimostrazione pratica di come l’interconnessione del sistema renda vulnerabile ogni Paese a politiche unilaterali. In quella settimana, molti investitori hanno cercato rifugio in titoli governativi o oro, accentuando i flussi verso asset difensivi.

Arrivati a giugno, precisamente il 23 giugno 2025, emerge un’altra fonte di tensione geopolitica: Stati Uniti e Iran si scontrano sul controllo dello Stretto di Hormuz. L’ipotesi di un blocco commerciale provoca un balzo incerto del prezzo del Brent, con +5 % iniziale in poche ore. Questo scossone provoca riflessi immediati su mercati globali, con investimenti che si spostano da azioni a materie prime energetiche e asset difensivi. Le tensioni internazionali influenzano non solo il petrolio, ma anche i settori industriali e finanziari più sensibili ai costi energetici.

Subito dopo, sempre il 23 giugno, assistiamo a un altro atto spettacolare: le stesse tensioni al rialzo del Brent vengono seguite da un intervento verbale di Trump per contenere i prezzi. Le borse energetiche registrano oscillazioni in entrambi i sensi, e si capisce quanto le parole contino quanto i fatti. È un esempio perfetto di come una singola dichiarazione, in un contesto di grande pressione, possa alimentare oscillazioni brusche in giornate già tese.

Il 27 giugno porta una buona notizia: l’annuncio di un accordo USA‑Cina sui metalli rari fa volare l’ottimismo. S&P500 e Nasdaq toccano nuovi massimi storici, con rally che si estendono anche ai mercati europei e dell’Asia‑Pacifico. Commodities legate a questi metalli – elementi strategici per l’industria tecnologica e l’energia pulita – registrano rialzi significativi. Questo dimostra come la diplomazia commerciale possa invertire in positivo tendenze negative e guidare rally consistenti.

Spostandoci sui mercati europei e facendo un piccolo passo indietro, intorno alla prima metà di giugno, in parallelo con queste tensioni, si intensifica il rumor di un possibile taglio dei tassi BCE, spinto dal timore di una recessione dovuta ai dazi Usa. Fonti autorevoli come Financial Times, The Guardian e FT Australia segnalano attese di riduzione dei tassi in aprile e giugno. Il mercato prende posizioni su obbligazioni e azioni periferiche, i rendimenti core scendono e l’euro si apprezza – una dinamica complessa, che beneficia momentaneamente le azioni europee e i bond dei Paesi più rischiosi.

A fine giugno arriva un altro segnale chiave: il 26 giugno Reuters segnala un indebolimento del dollaro su voci di rimpasto nella Federal Reserve e anticipazioni di tagli ai tassi. Il dollaro scende ai minimi di tre anni, mentre l’oro e i titoli Big Tech registrano rally notevoli. Questo fenomeno riflette un riequilibrio tra valute e asset: da un lato, si rafforzano i beni rifugio, dall’altro si alimenta un nuovo ciclo di rotazione verso i settori growth e high‑tech.

Guardando il panorama complessivo del primo semestre 2025, vediamo un mix di politiche protezionistiche Usa (dazi su Nord America e globali), tensioni geopolitiche (Iran e petrolio), e mosse preventive delle macro‑banche centrali (BCE e Fed). Il risultato? Volatilità elevata, spostamenti ripetuti tra dollaro ed altre valute, rotazioni verso materie prime, bond difensivi e settori ciclici che seguono i cicli economici e geopolitici. Un terreno complesso, che richiede strategia e visione.

Adesso che ci avviciniamo alla meritata pausa estiva, è il vostro momento per riflettere: quali insegnamenti possiamo trarre? La lezione forse più evidente è che nulla è mai statico nei mercati: una dichiarazione, un tweet, un evento geopolitico possono cambiare la traiettoria di un intero portafoglio. Cosa impariamo noi come consulenti? Che è fondamentale una strategia strutturata e dinamica, capace di adeguarsi anche ai contesti più turbolenti.

E voi? Avete già definito il vostro livello di tolleranza al rischio? Avete predisposto un piano difensivo nel caso di shock futuri? Questi sono gesti semplici ma essenziali, che possono fare la differenza nel medio‑lungo termine. Noi restiamo sempre a disposizione, anche durante la pausa, per supportarvi in queste riflessioni.

Da settembre, riprenderemo con contenuti ancora più coinvolgenti: approfondiremo l’approccio di valutazione completa del patrimonio, includendo immobili, partecipazioni, liquidità. Spiegheremo passo‑passo come condurre un’analisi a 360° delle vostre esigenze per individuare le priorità reali, come proteggere i vostri risparmi e valorizzare opportunità di crescita.

Ripartiremo parlando anche di come convertiamo ogni singolo bisogno in un vero progetto su misura: disegniamo soluzioni dedicate, ad esempio piani previdenziali per famiglie, coperture assicurative, strategie successorie, gestione del passaggio generazionale per aziende familiari. Ogni piano sarà illustrato con esempi pratici, numeri e risultati attesi, per rendervi protagonisti della vostra finanza.

Ci immergeremo poi nel controllo portafoglio: vi mostreremo gli strumenti che utilizziamo per valutare il rischio, misurare performance e individuare tempestivamente segnali di allarme. Accenderemo i riflettori sul monitoraggio continuo con parametri personalizzati, spiegando in modo concreto come adattiamo gli investimenti nei vari scenari, proprio come un GPS che corregge il percorso in base alla destinazione e alle condizioni del traffico.

Vi racconteremo inoltre quanto siano utili i report periodici dedicati: ogni trimestre o semestre, riceverete un documento completo con la fotografia aggiornata dei vostri asset, una lettura chiara dei risultati, la performance ottenuta e le azioni corrette da mettere in atto. Non è numerologia, è trasparenza, chiarezza e rispetto nei confronti della vostra fiducia.

E naturalmente, al nostro ritorno, ci concentreremo su come navigare in un contesto instabile come quello appena descritto: guarderemo insieme all’evoluzione politica, commerciale e geopolitica, e vi daremo le chiavi per gestire le vostre scelte con consapevolezza, anche quando tutto sembra incerto.

Prima di salutarvi, vi lanciamo una proposta: iscrivetevi al canale YouTube per non perdervi i video di settembre, scriveteci nei commenti quali temi vi interessano di più – dal petrolio al cambio euro‑dollaro, dal patrimonio alla successione – e prenotate un incontro di approfondimento con noi prima della pausa, così possiamo prepararvi una lettura personalizzata del primo semestre.

Leave a comment