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I diritti dei soggetti deboli

Per soggetti deboli, non ci si riferisce solo a soggetti incapaci di intendere e volere, ma a tutti coloro che, per varie ragioni, possono trovarsi in difficoltà, soprattutto se viene a mancare proprio chi si occupa di loro.

In questi casi, occorre sapere che la legge tutela solo l’aspetto quantitativo dell’eredità, nel senso che cerca di riconoscere una quota uguale per tutti, in ragione del rapporto di parentela con il de cuius.

Se si vogliono tutelare anticipatamente questi soggetti, occorre farlo comunque attraverso il testamento.

Attenzione perché i soggetti deboli sono anche quelli che la legge non considera, come il o la convivente.

Tuttavia, la quota spettante ad un soggetto debole, perché incapace, implicherà la gestione dalla parte o dell’amministratore di sostegno, o curatore/tutore nei casi di incapacità.

È possibile in questi casi, non solo prevedere nel testamento determinate attribuzioni, come il legato di prestazioni periodiche, ma ricercare degli strumenti di gestione attraverso persone/società di fiducia, che possano regolamentare, non solo gli aspetti patrimoniali, ma anche altri aspetti come il tenore e le condizioni di vita.

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