Si tratta di un tema nuovo, che affascina, con molti lati ancora da scoprire per le potenzialità che incorpora e gli effetti che può sprigionare grazie alla tecnologia e a una modalità diversa delle persone di interpretare la propria socialità.
La prima domanda che è giusto porsi è: cos’è il metaverso? Non è un prodotto, bensì è un termine che è stato coniato nel 1992 dall’autore Neal Stephenson, nel suo romanzo postcyberpunk “Snow Crash“ in cui viene descritto come un mondo virtuale in cui è possibile entrare col proprio avatar, svolgere azioni e relazionarsi con gli altri come nella realtà. È un mondo immersivo dove entrare per fare diverse esperienze: vedere un film, sentire un concerto, giocare, fare incontri di lavoro, fare shopping…tutto in digitale. È la possibilità di vivere in un altro mondo restando nella propria abitazione.
Per fare tutto ciò abbiamo bisogno di un avatar.
Proviamo a spiegare questo concetto. Nel brahmanesimo e nell’induismo, un avatar rappresenta la discesa di una divinità sulla terra, ed in particolare ciascuna delle 10 incarnazioni del dio Visnù. Sostanzialmente, è una reincarnazione, un ritorno, una trasformazione.
Nei giochi di ruolo virtuali e nel mondo digitale, è un personaggio dalle più diverse sembianze che rappresenta l’alter ego dei vari partecipanti, sostituendoli nelle azioni di gioco.
Il metaverso è il luogo in cui il mondo fisico e quello digitale si fondono attraverso la realtà virtuale e aumentata (VR e AR).
VR = Virtual Reality o Realtà Virtuale. Basta indossare un visore per immergersi in una coinvolgente realtà virtuale che già oggi permette agli utenti di tuffarsi e muoversi a 360 gradi in un altro mondo. AR = Augmented Reality o Realtà Aumentata. Senza l’utilizzo del visore, ma attraverso altri device elettronici, come tute, guanti e caschi, si arricchisce la percezione sensoriale della realtà con manipolazioni virtuali.
Ma allora Virtual o Reality?
Di fatto, è una realtà virtuale in 3D che consente alle persone di interagire tra loro attraverso delle comunità online. Può essere considerata una delle componenti della terza ondata di cambiamento del web, la cosiddetta Web 3.0.Prima di questa WEB 3.0, possiamo identificare due precedenti sviluppi che, sicuramente, abbiamo vissuto senza accorgercene:
Il primo, Web 1.0, detto anche Web statico, in cui l’interazione è sostanzialmente unilaterale tra utente e fornitore di contenuti: l’utente può visualizzare i contenuti forniti dall’autore di un sito, tipicamente presenti su web server, ma non può modificare lo stato né le informazioni, appannaggio invece dall’amministratore del sito o del proprietario.
Il secondo, Web 2.0, ovvero, quello attuale. Il termine, apparso nel 2005, indica la seconda fase di sviluppo e diffusione di Internet, caratterizzata da un forte incremento dell’interazione tra sito e utente: maggiore partecipazione dei fruitori, che spesso diventano anche autori attraverso blog, chat, forum e social; è più efficiente la condivisione delle informazioni, che possono essere più facilmente recuperate e scambiate con strumenti peer to peer, in cui tutti hanno lo stesso ruolo, o con sistemi di diffusione di contenuti multimediali come YouTube. È l’affermazione dei social network ed è il Web che noi ben conosciamo.
Tutto chiaro, fino a questo momento? Speriamo ben di sì! Se ti fossi perso qualche concetto, contattaci!
Ma passiamo a qualcosa di più concreto: come posso accedere al Metaverso?
Niente di più facile! È sufficiente registrarsi ad un sito che permetta di entrare in questo mondo immersivo: occorrono anche una buona connessione internet, un visore, dei componenti hardware per proiettarsi nel mondo virtuale e…un click per entrare in una realtà virtuale dove acquistare, giocare, ascoltare un concerto, partecipare ad un evento, visitare una galleria d’arte, etc.
E quindi, in concreto…che cosa si può fare nel metaverso?
Si può tornare indietro nel tempo e camminare nella Venezia dei Dogi o nella Firenze dei Medici. Oppure visitare a New York un museo in giugno, o camminare in Central Park quando, nella realtà si è in Italia ed è ancora inverno… o acquistare virtualmente l’ultimo modello di borse della vostra marca preferita… o incontrare i vostri amici che vivono dall’altra parte del mondo… NFT e criptovalute saranno parte integrante di questo metaverso. Continua a seguirci e scopriremo assieme, nelle prossime puntate, approfondimenti e angoli segreti di queste due categorie digitali.
Abbiamo fatto una piccola ricerca per capire quanto è grande questo mercato.
La ricerca di Bloomberg stima che il mercato globale del metaverso potrebbe crescere fino a circa 800 miliardi di dollari entro il 2025. Se così fosse si aprirebbero molte opportunità di business per il settore digitale, ma non solo, visto che occorreranno investimenti importanti nelle infrastrutture e in tutto ciò che possa permettere l’esistenza di questo mondo virtuale.
Si tratta di un tema completamente nuovo e ancora tutto da scoprire. Parliamone assieme e segui, insieme a lui l’evoluzione di questo universo, analizzando anche le ricadute economiche che possono diventare delle grandi opportunità di investimento.