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La Protezione Patrimoniale: cosa ci hanno insegnato Chiara Ferragni e Fedez

In un mondo dove le incertezze possono mettere a rischio i nostri beni più preziosi, la storia di Chiara Ferragni e Fedez ci offre una preziosa lezione. Recentemente, hanno fatto notizia per le loro strategie proattive di protezione del patrimonio, dimostrando l’importanza di agire con anticipo per salvaguardare ciò che abbiamo costruito. Oggi, esploreremo insieme come potete proteggere il vostro patrimonio da aggressioni esterne, cause legali e debitori, proprio come hanno fatto loro.

La chiave per una solida protezione del patrimonio è l’anticipazione. È fondamentale implementare strategie di salvaguardia prima che i problemi emergano. L’esempio di Ferragni e Fedez ci insegna che essere preparati può fare la differenza quando si affrontano tempi difficili. Oggi, vi guideremo attraverso alcuni strumenti efficaci per proteggere ciò che avete lavorato tanto duramente per costruire.

Il primo strumento di cui vi parleremo oggi è il Trust. I trust permettono il trasferimento di beni da un disponente (settlor) a un trustee, che li gestisce per conto dei beneficiari secondo le istruzioni ricevute. Questo processo crea una separazione patrimoniale, proteggendo i beni da eventuali creditori del disponente, del beneficiario, o del trustee stesso. La finalità del trust può variare: dalla protezione patrimoniale, alla riservatezza, alla tutela di minori o soggetti con handicap, fino alla pianificazione successoria. La costituzione di un trust richiede un atto istitutivo e un atto di dotazione patrimoniale, e i beni conferiti non sono più di proprietà del disponente ma vengono intestati al trustee, pur rimanendo separati dal suo patrimonio personale.

Un trust può essere strutturato in diversi modi, tra cui trust revocabili e irrevocabili, trust testamentari e inter vivos, nonché trust discrezionali e con istruzioni specifiche. La scelta dipende dagli obiettivi del disponente, che possono includere la riduzione delle imposte, la protezione degli asset, la pianificazione della successione o la tutela di beneficiari specifici. I beni in trust sono protetti dai creditori e il trust costituisce una massa patrimoniale distinta, non rientrante nell’asse ereditario del trustee. Inoltre, il trustee ha il potere e l’obbligo di amministrare i beni secondo le disposizioni del trust e le norme di legge.

La creazione di un trust inizia con una dichiarazione di intenti da parte del disponente, specificando lo scopo e i beneficiari. Il documento del trust include istruzioni dettagliate sulla gestione e distribuzione dei beni. È importante identificare chiaramente i beni trasferiti al trust e stabilire termini e condizioni precise per la gestione dei beni da parte del trustee. Inoltre, la normativa italiana, tramite l’art. 67-ter del TUIR, regola la tassazione dei trust delineando gli aspetti fiscali importanti da considerare.

La tassazione dei trust in Italia dipende dalla tipologia e dalle caratteristiche specifiche del trust istituito. I trust possono essere organizzati per benefici specifici, per la realizzazione di determinati scopi, o possono essere strutturati per beneficiare organizzazioni di carità. È cruciale valutare le implicazioni fiscali della costituzione di un trust, poiché possono variare significativamente a seconda della struttura scelta e delle normative vigenti.

Per esempio: una famiglia benestante desidera proteggere una parte significativa del proprio patrimonio per garantire il benessere futuro dei membri della famiglia con necessità speciali. Viene quindi istituito un trust, in cui una quota del patrimonio viene trasferita e gestita da un trustee. Questo permette alla famiglia di segregare quei beni dal resto del patrimonio, assicurandosi che siano utilizzati esclusivamente per il beneficio dei familiari designati. Il trust offre flessibilità e protezione, evitando al contempo potenziali conflitti futuri.

In sintesi, i trust offrono una soluzione versatile e robusta per la protezione e la gestione del patrimonio, con la possibilità di adattarsi a diverse necessità e obiettivi. La scelta del tipo di trust e la sua strutturazione richiedono un’attenta pianificazione e considerazione delle normative legali e fiscali applicabili.

Le società fiduciarie, invece, offrono uno strumento versatile per la protezione patrimoniale, separando formalmente la proprietà dei beni affidati, mantenendo così una certa riservatezza e protezione dai creditori. A differenza dei trust, dove la titolarità dei beni viene trasferita al trustee, con le società fiduciarie, il fiduciante mantiene la proprietà sostanziale dei beni, anche se la gestione è affidata alla società fiduciaria. Questa dualità offre un’efficace barriera di anonimato e segretezza, rendendo difficile per i creditori individuare e accedere ai beni affidati.

Un aspetto fondamentale dell’utilizzo delle società fiduciarie è il segreto fiduciario, che garantisce l’anonimato del fiduciante, proteggendo i beni dall’essere facilmente identificabili e quindi soggetti a reclami da parte dei creditori. Tuttavia, esistono casi specifici, soprattutto legati a obblighi fiscali, in cui questo velo di segretezza può essere penetrato, permettendo alle autorità di richiedere informazioni in determinate circostanze

La scelta tra l’utilizzo di una società fiduciaria o di un trust dipende dall’esigenza di mantenere la titolarità dei beni o dalla volontà di trasferirla per creare un vincolo di destinazione. Le società fiduciarie sono spesso preferite per chi desidera mantenere un controllo sostanziale sui propri beni pur avendo bisogno di un certo grado di anonimato o per facilitare passaggi generazionali e la gestione di asset finanziari, compresa la possibilità di agire come sostituto d’imposta.

In Italia, l’ambito di applicazione e la regolamentazione delle società fiduciarie derivano da una normativa storica che non ne definisce esplicitamente il segreto fiduciario, ma che attraverso la dottrina e la giurisprudenza è stata interpretata in modo da garantire la riservatezza e la protezione dei beni affidati. Queste società svolgono un ruolo chiave nella pianificazione patrimoniale, permettendo di gestire beni e diritti in modo efficiente e sicuro, separando i patrimoni e offrendo una protezione da eventuali azioni creditorie.

In conclusione, sia le società fiduciarie che i trust offrono soluzioni efficaci per la protezione patrimoniale, ciascuno con specifiche caratteristiche e vantaggi. La scelta tra questi strumenti dipenderà dalle necessità individuali di protezione, gestione e pianificazione patrimoniale, nonché dalle preferenze relative alla conservazione della titolarità dei beni.

Il fondo patrimoniale, a differenza del Trust e del mandato fiduciario, è uno strumento legale utilizzato principalmente dalle famiglie per proteggere i propri beni dalle potenziali pretese dei creditori. Questo strumento permette di vincolare determinati beni (immobili, mobili registrati come auto o barche, titoli di credito, azioni) al soddisfacimento dei bisogni della famiglia, rendendoli così impignorabili per debiti non correlati a tali bisogni.

La costituzione del fondo patrimoniale può essere effettuata dai coniugi, da uno solo dei coniugi o da un terzo, e necessita di un atto pubblico registrato. È importante notare che la costituzione del fondo ha effetti solo dopo la celebrazione del matrimonio o la registrazione dell’unione civile, e deve essere annotata a margine dell’atto di matrimonio per essere opponibile ai terzi.

Per quanto riguarda l’amministrazione dei beni inclusi nel fondo, essa può variare a seconda che si tratti di amministrazione ordinaria o straordinaria. In generale, per la gestione ordinaria, i coniugi possono operare disgiuntamente, mentre per atti di straordinaria amministrazione è necessaria l’amministrazione congiunta, e in presenza di figli minori, potrebbe essere richiesta anche l’autorizzazione del giudice.

I “bisogni di famiglia” rappresentano un concetto ampio che include non solo le necessità essenziali della vita familiare ma anche esigenze più ampie legate al mantenimento ed allo sviluppo armonico della famiglia. Tuttavia, debiti contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia possono comunque portare al pignoramento dei beni vincolati nel fondo patrimoniale.

Infine, è rilevante notare che la possibilità di costituire un fondo patrimoniale è riservata esclusivamente a coppie sposate o a coppie dello stesso sesso registrate come unione civile, escludendo di fatto le coppie di fatto o non sposate.

Nel campo della pianificazione patrimoniale, esistono diverse strategie e strumenti che possono essere adottati per proteggere, gestire e trasmettere il patrimonio in modo efficiente. Tra questi, troviamo il conferimento di partecipazioni e la creazione di holding, la pianificazione della trasmissione del patrimonio, e l’utilizzo di mandati di gestione patrimoniale personalizzati.

Il conferimento di partecipazioni a una holding, gestito attraverso un regime di “realizzo controllato”, rappresenta una strategia importante per la pianificazione patrimoniale e successorio, soprattutto nei contesti familiari. Questo approccio permette di preservare il patrimonio, facilitare la circolazione di liquidità e pianificare efficacemente il passaggio generazionale delle aziende, mantenendo il controllo unitario dell’azienda tra le generazioni. Inoltre, è possibile inserire clausole statutarie che rafforzano il controllo gestionale e la partecipazione agli utili da parte dei discendenti.

La pianificazione della trasmissione del patrimonio è cruciale per garantire che il patrimonio venga trasmesso in modo efficiente e conforme alle proprie volontà. Questo aspetto della pianificazione patrimoniale richiede di considerare sia aspetti fiscali che civilistici, con l’obiettivo di ottimizzare la tassazione e mantenere il patrimonio unitario nelle sue componenti, pur frazionandone i benefici tra gli aventi diritto. La pianificazione preventiva, attraverso strumenti come società semplici, trust, polizze vita, atti di destinazione, patti di famiglia, testamento, intestazione fiduciaria e fondo patrimoniale, può aiutare a prevenire liti tra eredi e garantire una gestione efficace del patrimonio.

Facciamo un esempio pratico: un imprenditore possiede varie aziende nel settore manifatturiero. Per pianificare la successione e ottimizzare la gestione fiscale, decide di conferire le partecipazioni di queste aziende a una holding familiare. La holding gestisce i dividendi delle società sottostanti, proteggendo il patrimonio e facilitando la sua trasmissione ai figli. Questo scenario dimostra come la creazione di una holding possa servire sia a consolidare il controllo del patrimonio aziendale sia a preparare il terreno per un passaggio generazionale pianificato.

Inoltre, l’adozione di una gestione patrimoniale personalizzata presso istituti come Fideuram offre l’opportunità di affidare la gestione del proprio portafoglio a professionisti, assicurando che gli investimenti siano gestiti in linea con gli obiettivi personali, la propensione al rischio e le esigenze finanziarie del cliente. Questo approccio offre vari vantaggi, tra cui la tranquillità di affidare la gestione degli investimenti a esperti, la possibilità di scegliere tra diverse strategie d’investimento, e la gestione del rischio attraverso un monitoraggio costante.

Infine, consideriamo un investitore con un ampio portafoglio che ha scelto una gestione patrimoniale personalizzata con una nota banca di investimento. Questa scelta gli ha permesso di affidare la gestione del suo portafoglio a un team di professionisti, che lo adatta costantemente in base alle condizioni di mercato, alle sue esigenze personali e agli obiettivi di investimento, garantendo un’ottimizzazione dei rendimenti e una gestione del rischio personalizzata.

Attraverso queste strategie, è possibile affrontare le diverse esigenze della pianificazione patrimoniale, dalla protezione del patrimonio alla sua trasmissione e gestione, garantendo al contempo che le proprie preferenze e obiettivi siano pienamente rispettati.

Implementare queste strategie richiede una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita delle opzioni a disposizione. Il contributo dell’avvocato Francesco Frigeri è stato fondamentale nel permetterci di condividere queste informazioni con voi. Proteggere il patrimonio è un atto di responsabilità verso voi stessi e verso chi amate. Per approfondimenti su come mettere in sicurezza il vostro futuro finanziario, contattateci. Ricordate, il momento di agire è ora.

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