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Mettere i Soldi Sotto il Materasso: Sicurezza o Illusione?

Oggi ci concentreremo su un’idea diffusa ma potenzialmente dannosa: “mettere i soldi sotto il materasso.” Vedremo insieme perché, anche se può sembrare una scelta sicura, in realtà può comportare rischi nascosti.

L’espressione “mettere i soldi sotto il materasso” viene spesso utilizzata per descrivere la volontà di evitare rischi, come quelli associati agli investimenti o al mantenere i soldi in banca, depositati in un cc privo di interessi. Si pensa che in questo modo si possa evitare la volatilità dei mercati finanziari. Ma c’è un problema: evitare i rischi non significa proteggere i tuoi risparmi. Infatti, l’inflazione può erodere il valore dei soldi, riducendo il loro potere d’acquisto nel tempo.

Prima di tutto, esploriamo il significato di risparmiare e investire. Il verbo “risparmiare” deriva dal latino “parcere”, che significa “tenere in serbo”. In inglese, “to save” significa anche “salvare”, indicando che risparmiare oggi può aiutarti in tempi di crisi. Investire, invece, significa “dare una nuova veste” ai risparmi, con l’obiettivo di accrescerne il valore. È una trasformazione che consente ai risparmi di crescere nel tempo, rendendoli utili per affrontare le necessità future.

Investire, quindi, non è altro che rivestire i risparmi con strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, fondi comuni o prodotti assicurativi. In questo modo, il denaro non resta fermo, ma viene messo al lavoro per crescere e generare rendimento. Ignorare l’investimento significa esporsi a un rischio maggiore ma spesso non percepito: quello dell’inflazione che riduce il valore reale del denaro nel tempo.

Risparmiare, dunque, è un atto di grande responsabilità verso il futuro. Luigi Einaudi, un importante economista italiano, diceva: “L’impiego del risparmio è un affare serio… Il risparmiatore deve essere vigile e ansioso.” Questo significa che non possiamo permetterci di ignorare ciò che accade ai nostri risparmi. L’aiuto di un consulente finanziario è fondamentale per gestire il patrimonio in modo efficiente, permettendoci di essere meno ansiosi, perché ci affideremo a professionisti esperti.

Facciamo un esempio concreto per capire meglio il pericolo dell’inflazione. Immagina di risparmiare 1000€ oggi. Se l’inflazione media fosse del 2% annuo, tra 10 anni quei 1000€ avrebbero un potere d’acquisto ridotto a soli 820€. È come se ogni anno l’inflazione “mangiasse” una parte dei tuoi soldi. Investendo, invece, puoi proteggere e far crescere il tuo capitale.

Vediamo cosa sarebbe successo se, invece di lasciare quei soldi fermi, avessi investito 100€ nell’indice S&P 500 negli ultimi 5 anni. Con una crescita media del 10% annuo, oggi quei 100€ sarebbero diventati circa 161€. E se avessi tenuto l’investimento per 10 anni? Sarebbero cresciuti fino a circa 259€. Questo esempio dimostra come l’investimento nei mercati possa proteggere i tuoi risparmi dall’inflazione e farli crescere nel tempo.

Un concetto vincente da comprendere è quello dell’interesse composto. Questo meccanismo ti permette di guadagnare non solo sul capitale iniziale, ma anche sugli interessi maturati. Un capitale investito con un rendimento del 5% annuo non cresce in modo lineare, ma esponenziale, grazie al potere degli interessi che si accumulano nel tempo. È uno dei segreti più potenti del mondo finanziario.

Facciamo un altro esempio per chiarire. Immagina di investire 100€ per 10 anni con un tasso di rendimento del 5%. Nel primo caso, decidi di incassare ogni anno il 5% e lasci il capitale fermo. Alla fine dei 10 anni, avrai incassato 50€ di interessi, ma il tuo capitale rimarrà di 100€. Se invece lasciassi i tuoi interessi reinvestiti, alla fine dei 10 anni il tuo capitale crescerebbe a circa 163€, con un differenziale di circa 63€ rispetto al primo caso. Ecco come l’interesse composto fa la differenza.

Un altro esempio interessante riguarda il comportamento dei mercati finanziari globali. Storicamente, circa 7 anni su 10 sono stati positivi per il mercato azionario globale, mentre i restanti 3 sono stati negativi. Questo dimostra che, nel lungo periodo, i mercati tendono a generare valore, anche se ci sono periodi di flessione. Tuttavia, esiste una disciplina che studia il comportamento umano in finanza che si chiama finanza comportamentale, questa ci insegna che le persone molto spesso temono di perdere denaro più del dovuto, spingendole a decisioni affrettate nei momenti di crisi, come vendere quando i mercati sono in ribasso.

Uno studio condotto dalla Banca d’Italia nel 2023 ha rilevato che il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è ancora piuttosto basso. In una scala da 0 a 20, il punteggio medio degli adulti italiani è solo di 10,7. Il punteggio legato alla comprensione dei concetti finanziari di base, come inflazione e tassi di interesse, è rimasto stazionario rispetto al 2020, segnando un 3,7 su 7. Sebbene ci siano stati miglioramenti nelle attitudini e nei comportamenti, c’è ancora molto da fare per migliorare la comprensione generale.

Il Rapporto Consob del 2024 ha confermato che gli italiani hanno ancora una ridotta propensione al rischio e preferiscono proteggere il proprio capitale. Tuttavia, sempre più persone si affidano ai consulenti finanziari per prendere decisioni informate. Questa tendenza è in crescita, e circa il 40% degli investitori ora si rivolge a professionisti per consigli su come gestire i propri risparmi.

Oltre alla conoscenza finanziaria, c’è anche una forte mancanza di competenze in ambito assicurativo. Secondo l’Ivass, molte persone non comprendono concetti fondamentali come la franchigia o lo scoperto in un contratto assicurativo. Sapere quali rischi trasferire a una compagnia assicurativa e come farlo in modo consapevole è fondamentale per proteggere se stessi e i propri beni.

Facciamo degli esempi concreti per capire meglio. Se stipuli una polizza con una franchigia di 500€, questo significa che, in caso di sinistro, i primi 500€ li pagherai di tasca tua, mentre la restante parte del danno sarà coperta dall’assicurazione. Lo scoperto, invece, è una percentuale a carico dell’assicurato. Se hai uno scoperto del 10% su un danno di 2000€, dovrai pagare 200€, mentre l’assicurazione coprirà i restanti 1800€.

Per concludere, una curiosità storica: sapevate che il primo fondo comune di investimento è nato nel 1774? Si chiamava Eendragt Maakt Magt, che significa “L’unione fa la forza”. L’idea era di permettere anche a chi aveva piccole somme di denaro di diversificare i propri investimenti, riducendo il rischio. Questo concetto di diversificazione è ancora oggi fondamentale quando parliamo di investimenti.

Il concetto di diversificazione non vale solo per i grandi patrimoni. Anche chi ha piccole somme può trarre beneficio dal distribuire i propri risparmi in più strumenti finanziari. Diversificare significa ridurre il rischio di perdere tutto su un unico investimento. Pensa agli investimenti come a una squadra: non vuoi mettere tutta la responsabilità su un solo giocatore, ma distribuirla su più risorse.

La mancanza di diversificazione può essere rischiosa, soprattutto in un mondo dove gli scenari economici cambiano rapidamente. Oggi, più che mai, con l’inflazione e l’incertezza economica globale, è importante bilanciare il proprio portafoglio tra strumenti a rischio più basso, come obbligazioni o titoli di stato, e strumenti con maggiore rendimento potenziale, come le azioni o i fondi comuni.

Ricorda, non esistono investimenti completamente privi di rischio, ma attraverso una pianificazione ben strutturata, è possibile minimizzare l’esposizione a perdite significative. Il ruolo di un consulente finanziario è proprio quello di aiutarti a costruire una strategia solida e sostenibile nel tempo, che tenga conto dei tuoi obiettivi di vita e delle tue esigenze finanziarie.

Anche la previdenza complementare è un aspetto da considerare. Molti risparmiatori non pensano a lungo termine quando si tratta di investimenti, ma iscriversi a un fondo pensione o investire in prodotti assicurativi che garantiscano una rendita futura può fare la differenza. La previdenza complementare ti consente di costruire un capitale che ti supporterà negli anni della pensione.

Il messaggio finale è semplice: il materasso è fatto per dormire, non per conservare i risparmi. Lasciare il denaro fermo significa esporlo all’inflazione e alla perdita di valore. Parla con il tuo consulente finanziario per trovare la strategia di investimento più adatta a te e alle tue esigenze.

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