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Perché investire in sostenibilità?

Il Covid-19 e i fondi sostenibili. Perché investire in sostenibilità?
Oggi parleremo di sostenibilità finanziaria e temi ESG.
Sai di cosa si tratta? Ne hai mai sentito parlare?

Il Covid-19 ha avuto degli impatti sulla nostra quotidianità e ci ha spinto a guardare con maggior attenzione al tema della sostenibilità, anche all’interno delle scelte di investimento.

Cresce, quindi, l’interesse nei confronti della finanza sostenibile! 
Cos’è la finanza sostenibile?

E’ l’applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all’attività finanziaria. L’idea di fondo rimane quella di garantire la “capacità di futuro”, cioè l’uso razionale delle risorse in modo da non compromettere la capacità delle risorse stesse di continuare a produrre valore nel tempo, e si basano su tre punti-chiave:

1. obiettivo di generare rendimento per l’investitore;

2. orientamento al medio-lungo periodo;

3. integrazione dei criteri ESG nella selezione dei titoli.

Insieme a questo tipo di consapevolezza, che è andata maturando nell’ultimo anno e mezzo, si è assistito a un aumento dell’interesse degli investitori nei confronti dei prodotti finanziari che adottano i principi di sostenibilità nelle scelte di investimento.

A livello mondiale, gli investimenti sostenibili hanno toccato la cifra di 30,7 trilioni di dollari, in base ai dati forniti da Global Sustainable Investment Alliance – GSIA – il cui report è biennale.

In base alle più recenti stime di Bloomberg Intelligence, se si assume una crescita annua del 15% (circa la metà di quelli dei cinque anni passati) gli asset ESG globali dovrebbero superare i 53 trilioni di dollari entro il 2025, rappresentando così più di un terzo dei 140,5 trilioni di dollari di asset complessivi in gestione. Una serie di sondaggi realizzati da banche di investimento, asset manager, società di consulenza ed associazioni offrono un messaggio univoco: la sostenibilità sta diventando sempre più argomento dell’uomo della strada.

Approfondiamo un po’ i sondaggi
Una recente inchiesta, effettuata lo scorso aprile da Deutsche Bank, su un campione di clienti del private banking di età compresa tra 26 e 70 anni, provenienti da 10 paesi del mondo (Belgio, Germania, Hong Kong, India, Italia, Singapore, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti), mostra come gli stessi stiano prendendo sempre più in considerazione fattori ambientali, sociali e di governance nelle loro decisioni. Tre quarti dei 2.130 clienti intervistati ha affermato che i loro investimenti dovrebbero avere un impatto positivo e il 57% che la pandemia ha contribuito a rafforzare questo punto di vista.

Ma non solo. Il 51% ha sostenuto che investire secondo criteri ESG aiuta a gestire il rischio nei portafogli, aspetto quest’ultimo cui viene dato maggior rilievo proprio a causa del virus. Dalla stessa inchiesta emergono anche altri aspetti degni di nota: le donne sono più propense a guardare con attenzione a investimenti che producono un impatto e alla componente “social” dei criteri ESG, mentre i millennials si mostrano più sensibili a questioni quali l’inquinamento degli oceani. E in Italia cosa succede?

Secondo i dati di Assogestioni, il 2020 ha registrato una consistente crescita dei fondi sostenibili. Il totale degli asset di questi prodotti è passato dai 28,6 miliardi di euro di fine 2019 agli 80,8 miliardi di dicembre 2020. La raccolta ha toccato i 24,3 miliardi contro gli 8,4 miliardi dell’anno precedente.

Nonostante i dati molto incoraggianti, la quota di asset ESG è pari solo al 3,5% del totale delle masse. Ciò significa che c’è ampio spazio per una consistente crescita di questa tipologia di attivi, come risulta da un’altra inchiesta fatta da McKinsey ed ANASF sul tema della sostenibilità, da cui emerge che il 13% delle masse dei consulenti finanziari è investito in prodotti ESG, percentuale che sembra destinata a salire al 25% entro i prossimi tre anni.

In tal senso diventa determinante il ruolo del consulente finanziario nel saper cogliere l’interesse da parte della clientela sul tema, soprattutto di quella più giovane, e nell’offrire un servizio adeguato, grazie alla formazione e competenza in materia, per scegliere tra i vari prodotti che sono presenti sul mercato.

Possiamo quindi affermare che investire nella sostenibilità sarà uno dei principali trend, non solo per questo 2021, ma soprattutto per i prossimi anni, ponendo le basi per portafogli dinamici e performanti.

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